Ecco la tua guida alla lucidatura auto! 

Indice dei contenuti:

  1. Premessa
  2. Perchè lucidare l'auto?
  3. Quando lucidare l'auto?
  4. Perché utilizzare una lucidatrice? 
  5. Quale lucidatrice scegliere?
  6. Quali tamponi scegliere?
  7. Come scegliere i prodotti?
  8. Da dove comincio?
  9. Iniziamo a lucidare!
  10. Riconoscere i difetti
  11. VIDEO finale
  12. Cosa c'è dopo?
  13. Cosa posso fare ora?

Premessa

Questa guida nasce dall’esperienza decennale di Carlo Raimondi nella cura e nella gestione delle problematiche relative al mondo dell’auto.

L’obiettivo di questa guida è trasmettere il nostro Know-How agli utenti che amano prendersi cura della propria auto. Questo perché nel corso degli anni abbiamo capito quali sono i classici errori che si compiono nel mantenere la propria vettura e quali sono i metodi migliori per rimediare.

I sistemi, le strategie ed i trattamenti che troverai in questa guida, sono semplicemente frutto della nostra esperienza e permettono di soddisfare la crescente curiosità in questo campo.

Tieni conto che potresti dover cambiare alcune abitudini a questo riguardo... Ma bando alle ciance, mettiamoci a lavoro!

Perchè lucidare l'auto?

La lucidatura è uno dei passi più importanti per migliorare sensibilmente l’aspetto della tua vettura. L'obiettivo della lucidatura è quello di rimuovere le imperfezioni nella vernice (generalmente si lavora sullo strato di “trasparente”) che rendono la vernice opaca e inguardabile.

Le imperfezioni di superficie possono includere RIDS, SWIRLS e OLOGRAMMI oltre a ossidazione.

Questi difetti impediscono alla luce di essere riflessa in modo corretto e il nostro occhio percepisce che c’è qualcosa che non va…

Quando queste imperfezioni vengono rimosse, scoprirai il vero potenziale della vernice del tuo veicolo.

Molte persone quando si mettono in testa di lucidare la propria auto corrono al primo BRICO che hanno vicino casa (oppure vanno su AMAZON), comprano una CERA e seguono il procedimento indicato dal produttore.

Tuttavia, avranno un risultato PARZIALE E TEMPORANEO perché la cera protegge, NON lucida.

Altri allora corrono a comprare il “rimuovi graffi” e lo passano con l’ovatta…. Così vanno di male in peggio rovinando definitivamente la vernice!

In realtà per eliminare queste imperfezioni in modo sicuro e permanente è necessario lucidare la superficie con prodotti e attrezzature BEN scelti.

Proprio per questi motivi abbiamo creato un programma di formazione per privati e professionisti. C'è così tanta disinformazione in giro che ci sentiamo moralmente obbligati a fare la nostra parte per far conoscere veramente la lucidatura professionale dell'auto.

Quando lucidare l'auto?

Tipicamente è possibile lucidare una o due volte l’anno la propria vettura. Molti hanno paura di consumare la vernice lucidando. È una paura sensata? NI.

Nel senso: è vero che la vernice si consuma, ma tutto sta nel “quanto” si consuma.

Partiamo da questo presupposto:

una macchina con vernice originale ha circa 80micron di spessore di vernice trasparente (per capirci un capello misura circa 20micron). Una corretta lucidatura permette di ottenere un risultato strabiliante consumando non più di 1-2 micron; mentre una lucidatura fatta male potrebbe consumarne più di 40!!!

Capisci perché è così importante la scelta dei prodotti?
Per questo consigliamo sempre ai nostri studenti (o almeno a quelli che vogliono farlo per lavoro) un minimo di corso prima di affrontare la lucidatura a livello professionale.

Perchè utilizzare una lucidatrice?

          Anche se è possibile ottenere buoni risultati a mano, consigliamo sempre di utilizzare una lucidatrice, per i seguenti motivi:

  • La lucidatrice ti permette una correzione dei difetti molto più veloce

  • Puoi variare la velocità della lucidatrice adattandoti ai vari supporti

  • Puoi variare la densità dei tamponi che userai per rimuovere i difetti

  • Il calore generato dal movimento della lucidatrice permette di ottenere elevati livelli di correzione difetti

  • Farai decisamente meno fatica fisica. 

Quale lucidatrice scegliere?

Esistono fondamentalmente TRE grandi categorie di lucidatrici:

  • Rotative
  • Roto-orbitali, dette anche DAS, DAP, Dual-action, Random orbital polisher
  • Roto-eccentriche, dette anche forced rotation polisher.

Rotativa

Caratteristiche: Movimento circolare, velocità misurata in giri (RPM) generalmente 400-2000 giri/minuto

PRO: velocità di correzione difetti

CONTRO: surriscaldamento della superfice con conseguente formazione di aloni

Roto-orbitale

Caratteristiche: Movimento rotatorio non forzato abbinato a movimento orbitale forzato, velocità misurata in OPM (orbite per minuto), 0-7000 opm

PRO: Facilità di utilizzo, superficie più fresca, ZERO aloni

CONTRO: lente nella correzione difetti, risultati non uniformi su zone difficili da raggiungere

Roto-eccentrica

Caratteristiche: Movimento rotatorio forzato abbinato a movimento orbitale forzato, velocità misurata in OPM (orbite per minuto), 0-400 opm

PRO: Facilità di utilizzo, superficie più fresca, buona capacità correttiva

CONTRO: costose, rumorose, molte vibrazioni trasmesse al sistema mano/braccio

Fonti delle immagini: Rupes spa, Isbetterwaxed.com

La nostra opinione?

Nella tabella sopra puoi vedere da solo i pregi e i difetti delle varie lucidatrici.

Il nostro consiglio è quello di iniziare con una piccola lucidatrice roto-orbitale (magari contattaci prima di fare scelte avventate per ricevere un consiglio) per poi passare prima possibile ad una lucidatrice professionale che permette risultati nettamente migliori.

Stai alla larga dalle lucidatrici vendute a meno di 100-120€ sui grandi marketplace (ebay, amazon e compagnia bella): generalmente si tratta di prodotti di bassa qualità con cuscinetti e parte elettrica che durano davvero poco e i cui dati tecnici sono spesso errati e/o gonfiati.

Quali tamponi scegliere?

 

Chiariamo subito una cosa: questo coso sopra si chiama tampone, meglio non chiamarlo “piatto”, “disco” o altri modi fantasiosi.

Ogni lucidatrice ha un PLATORELLO con velcro sul quale possono essere attaccati TAMPONI di vari diametri, durezze, materiali ecc...

Anche in questo caso esistono diversi tipi di tamponi:

  • Tamponi in spugna (come quelli della foto in alto)
  • Tamponi in lana detti anche al “pelo di agnello” (gergo da carrozziere medio)
  • Tamponi in microfibra

…vediamone insieme le caratteristiche..

Tamponi in spugna:

I tamponi in spugna si adattano perfettamente a tutti i tipi di lucidatrici, infatti sono tra i più usati nel mondo della lucidatura.

Possono trovarsi di diversi spessori e diametri, ma la caratteristica più interessante sta nel fatto che ogni produttore mette a disposizione diverse DUREZZE degli stessi tamponi. Questo permette di affrontare agevolmente diverse situazioni.

Utilizzeremo tamponi molto morbidi per stendere cere e altri protettivi, tamponi mediamente duri per rimuovere difetti leggeri come SWIRLS e OLOGRAMMI, oppure tamponi duri per la rimozione di opacità e difetti gravi come i RIDS.

Tamponi in microfibra:

Questi tamponi sono caratterizzati da un’interfaccia in spugna e una facciata in microfibra.

Questi tamponi possono essere utilizzati SOLO su lucidatrici roto-orbitali e roto-eccentriche (che girano più piano); se li monti sulle rotative rischi di BRUCIARE e quindi rovinare irrimediabilmente la vernice.

Questi tamponi vengono utilizzati per rimuovere difetti molto gravi più velocemente di quanto fanno i tamponi in spugna, ma generalmente rifiniscono peggio la vernice. Si rende quindi necessario ripassare ugualmente un tampone in spugna successivamente.

Tamponi in lana:

Questi tamponi (se veramente naturali), non sono altro che dischi fatti di lana di pecora ritagliata e incollata al velcro.

Questi tamponi possono essere utilizzati SOLO su lucidatrici rotative che girano forte. Se li monti sulle altre lucidatrici, il pelo si intreccia col prodotto e fai un disastro!

La nostra opinione?

Comincia dai tamponi in spugna, sono quelli che danno risultati più costanti e senza brutte sorprese!

Come scegliere i prodotti?

Beh, ci sarai arrivato da solo: con lucidatrice e tampone non arrivi da nessuna parte, perché è il prodotto che fa il lavoro!

I prodotti abrasivi non sono altro che mix di acqua, olii, solventi e polveri abrasive (di solito ossidi di alluminio) di grandezza diversa a seconda dello scopo del prodotto. Anche qui è necessario che memorizzi un po’ di nomi per evitare di fare confusione:

Le cere: sono quelle che proteggono, non lucidano, non tolgono NESSUN difetto. Quindi per ora non ci interessano.

Le paste abrasive: dette anche compound, sono le più aggressive e servono per eliminare i difetti più profondi. Da usare con cautela, non tanto perché consumano vernice, ma perché rovinano un po’ la finitura e si rende necessario l’utilizzo successivo di polish e tamponi più delicati

I polish: prodotti medio/fini per la rimozione di difetti medi e per ottenere un’ottima finitura e lucidità della vernice.

Adesso facciamo un gioco: mettiamo in ordine i tre prodotti citati sopra, dal meno aggressivo al più aggressivo:

Cere > Polish > Paste abrasive

Chiaro adesso?

Ora non devi spaventarti del termine “aggressivo” ma è giusto che tu sappia come si comportano i vari prodotti.

Quale deve essere l’approccio corretto?

Beh, più vernice ci resta, meglio è!

Meno lavoro facciamo a parità di risultato, meglio è!

Quindi meglio iniziare da un polish e un tampone con una lieve/media aggressività per poi cambiare SOLO se non riusciamo a rimuovere il difetto sul quale stiamo lavorando.

Da dove comincio?

Per prima cosa lava la macchina. Fallo bene e curando tutti i dettagli. Non lasciare sporco in giro; può bastare un po’ di polvere sotto una guarnizione, trasportata in giro dal tampone per farti combinare un macello!

NON usare shampoo con cere in questa fase, altrimenti la carta gommata (quella del passaggio successivo) non attacca e i polish non lavorano bene.

Copri con della carta gommata (nastro di carta) le guarnizioni e le plastiche che potrebbero sporcarsi. In realtà i prodotti moderni non macchiano indelebilmente le plastiche, ma perché perdere tempo dopo a pulirle? Molto meglio coprirle prima di iniziare la lavorazione.

Prepara l’attrezzatura: Lucidatrice, polish, tampone e alcuni panni in microfibra.

Iniziamo a lucidare

  • Attacca il tuo tampone al platorello della tua lucidatrice, assicurati che sia ben centrato.

  • Applica 4-6 gocce (grandi come un cece) di polish sul tuo tampone. Questo quantitativo vale solo per la prima volta che usi un tampone nuovo o pulito (deve assorbire un po’ di prodotto!). Le volte successive applicherai solo 2 gocce.

  • Visualizza la tua area di lavoro, non devi lavorare su un’area più grande di5/6 tamponi. Se ti allarghi di più, la lucidatura sarà meno efficiente.
  • Appoggia il tampone sulla superficie da lavorare.
  • Accendi la lucidatrice alla velocità minima e stendi il prodotto nell’area di lavoro che hai scelto.
  • Aumenta la velocità di rotazione della lucidatrice dopo 5-10 secondi, cioè quando hai visto che il polish è spalmato uniformemente. Sulla lucidatrice rotativa salirai a circa 1200-1500 giri/minuto, mentre con le lucidatrici roto-orbitali e roto-eccentriche puoi andare quasi alla massima velocità, sono progettate per questo! Da questo momento in poi è molto importante che non ti fermi mai su un punto solo della vernice, altrimenti rischi di surriscaldarla!
  • Muoviti seguendo movimenti incrociati. Ad esempio, prima tutti orizzontali, poi verticali, poi di nuovo orizzontali e così via…
  • Rallenta i giri della lucidatrice dopo 60-90 secondi di lavorazione.
  • Spegnila e poi sollevala dalla superficie.
    ATTENZIONE: non sollevare il tampone dalla superficie prima che sia completamente fermo, altrimenti rischi di schizzare di polish dappertutto…. E dopo devi fare i conti con tua MOGLIE!
  • Rimuovi gli ultimi residui di polish con un panno in microfibra a pelo corto. L’operazione dovrà essere rapida e semplicissima. Se così non fosse è molto probabile che hai applicato troppo prodotto oppure l’hai lavorato troppo poco. Nella prossima sezione 40x40cm applica meno prodotto e lavoralo per qualche secondo in più. Se il problema persiste cambia tampone con uno pulito o nuovo.
  • Ispeziona ora il risultato. Punta una torcia a led verso la vernice (va bene anche il led del tuo smartphone) e controlla se hai rimosso una buona quantità di difetti. Se sei soddisfatto, OK, passa alla prossima sezione, altrimenti valuta se conviene rilucidare quel pezzo o passare ad una combinazione prodotto/tampone più aggressivi.
  • Ripeti i passaggi da 2 a 9 fino a completare tutta la macchina
     

Riconoscere i difetti

Concludiamo con un piccolo riassunto di quelli che sono i difetti più comuni sulle auto e qualche consiglio su come risolvere:

Ologrammi

Sono difetti molto lievi, causati da una lucidatura errata. In particolare, sono causati da un uso improprio della lucidatrice rotativa. Combinazione tipica per risolvere: Polish medio + tampone medio. In questa situazione l’utilizzo di una lucidatrice roto-orbitale di solito è risolutivo.

Vernice Opaca

 Causata da detergenti impropri in fase di lavaggio associati all’azione del sole. Combinazione tipica per risolvere: DUE step: un “taglio” iniziale con compound e tampone duro, seguito da un polish di finitura e un tampone medio.

 Swirl

Il difetto più conosciuto nel Detailing. Si tratta di piccoli graffietti che con l’esposizione al sole sembrano avere forma circolare.

Combinazione tipica per risolvere: generalmente si inizia con polish medio e tampone medio, per poi salire di aggressività se non si ottiene la correzione desiderata.

 R.I.D.S.

Sono i graffi più profondi e difficili da rimuovere, perché spesso sono più profondi della vernice.

Combinazione tipica per risolvere: DUE step: un “taglio” iniziale con compound e tampone in lana o microfibra, seguito da un polish di finitura e un tampone medio.

Video Riassuntivo

Ecco un video che riassume velocemente tutte le fasi appena descritte:

 

Cosa c'è dopo?

Se hai fatto un buon lavoro, l’estetica della tua auto sarà nettamente migliorata e si otterrà una riflessione molto più profonda della vernice. Dovrebbe anche essere molto più liscia al tatto.

Fatto questo devi sapere che per far durare il risultato devi PROTEGGERE la vernice, potrai farlo con una cera o un sigillante sintetico.

Che differenze ci sono tra questi due prodotti?

Beh, ci sarebbe tanto da parlare a riguardo, ma posso accennarti quali sono le sostanziali differenze.

Le cere sono naturali e gli olii al loro interno contribuiscono a conferire un notevole “effetto bagnato” alla vernice; purtroppo però durano poco…. giorni, o forse settimane.

I sigillanti invece non modificano molto l’effetto della vernice ma sono molto più resistenti nel tempo, ci si può infatti aspettare dai 3 ai 9 mesi di durata.

Esistono poi i prodotti ceramici, detti anche “nanotecnologici” che hanno grandi proprietà di durata. Sono difficili da applicare perfettamente per chi ha poca esperienza. Per il momento quindi ti consigliamo di evitarli e scegliere piuttosto una cera o un sigillante.

Cosa posso fare ora?

Se sei arrivato a questo punto della guida ti faccio i miei complimenti, evidentemente sei davvero motivato ad imparare a lucidare!

Voglio ribadire per l’ultima volta l’importanza di fare un’analisi approfondita e scoprire con esattezza con quale difetto hai a che fare.

Un’analisi ben eseguita ti permetterà di:

  • Conoscere il difetto da rimuovere,
  • Predisporre il giusto intervento,
  • Evitare di buttare soldi in prodotti generici che non danno alcuna garanzia.

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